Giovedì 26
aprile alle ore 18,30 alla MAPILSGALLERY in via Monte Di Dio 14, nel cortile di
Palazzo Serra di Cassano, inaugura la mostra "dove non fui mai" del DAMP Collective.
Visibile fino al 15 giugno, "dove
non fui mai" è un'installazione site specific che intende investigare il
concetto di "altrove" sia come discontinuità spazio-temporale sia
come tensione-ambizione. "Uniti dalla ricerca artistica sulla singolarità
dei luoghi - racconta Maria Pia De Chiara, curatrice - in questa prima
personale alla MAPILSGALLERY il collettivo Damp intende esplorare alcuni dei
possibili significati dell'altrove".
L'indagine
in "dove non fui mai" si
sviluppa attraverso tre interventi di cui due di tipo installativo e uno
bidimensionale.
L'intervento
bidimensionale è realizzato sfruttando l'efficacia rappresentativa delle
descrizioni di luoghi contenute nelle pagine dei libri. Cartoncino, legno e
vetro lasceranno ai fruitori l'azione creativa e visionaria che produrranno le
loro menti.
Il primo
degli interventi installativi contiene in sé l'idea del luogo mai raggiunto, un
punto astratto del mondo a cui si tende. Per rendere visibile questa proiezione
mentale, vengono utilizzati materiali in pvc e immagini retroilluminate, sospensioni
che rimandano a fughe o evasioni dall'altrove.
L'altra
installazione rimanda invece ai luoghi di passaggio, come gli aeroporti, che
sono attraversati da persone già proiettate nel viaggio che faranno. Viaggiatori,
passeggeri, che intrattengono con il luogo una relazione di sfioramento, simile
a quella che il luogo di passaggio ha con la città in cui è strutturato. Per
questa installazione i materiali utilizzati sono il legno, audio installazioni,
luci, new technologies, monitor.
"L’essere umano - specifica
Maria Pia De Chiara - trascorre dentro se stesso molto del suo tempo. In questo
non luogo interiore crea immagini per occultare la sua vera destinazione:
l’ignoto. Le arti, le scienze, le religioni ci aiutano a tollerare
l’altrove".
DAMP
Collective nasce nel 2017 da scambi e interazioni vissuti durante il corso di
laurea all'Accademia di Belle Arti di Napoli, dai quattro allievi Alessandro
Armento, Luisa de Donato, Viviana Marchiò e Adriano Ponte. I Damp sono
risultati finalisti alla VI edizione di "Un'opera per il Castello",
premio indetto dal Polo museale della Campania e da Castel
Sant’Elmo, promosso dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del
Turismo - Direzione Generale Arte e Architettura contemporanee e Periferie
urbane, e hanno esposto "Segrete tracce di Memoria X - Peace Project"
alla Torre Grimaldina del Palazzo Ducale di Genova.
MAPILSGALLERY è una galleria di
Napoli aperta nel 2017 di cui, l'art director e curator Maria Pia De Chiara, è
l'animatrice. Inaugurata a maggio 2017, trova terreno fertile e si orienta
verso un'idea di arte originale, che apporti, dunque, novità di visioni e di progetti.
Infatti la MAPILSGALLERY ha aperto la stagione 2017/2018 con l'esposizione
"Tutto questo l'ho fatto solo per te" dell'artista Vittoria
Piscitelli e ha lasciato spazio alle performance di giovani artisti di Napoli.
L'installazione "dove non
fui mai" accompagnerà, invece, le attività della primavera estate 2018 ed
è visitabile fino al 15 giugno.
SCHEDA INFORMATIVA
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Titolo Mostra
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dove non fui mai
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Inaugurazione
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giovedì
26 aprile alle ore 18,30
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Autore
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DAMP
Collective
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Componenti
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Alessandro Armento
Luisa de Donato
Viviana Marchiò
Adriano Ponte
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Periodo
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dal 26
aprile al 15 giugno 2018
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Sede
|
MAPILSGALLERY
via
Monte di Dio 14
Palazzo
Serra di Cassano - Napoli
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Sito
pagina facebook
|
http://www.mapilsarts.it/
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a cura di
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Maria
Pia De Chiara
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testi critici di
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Federica
De Rosa
Laura
Basco
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Orari e aperture
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dal
lunedì al venerdì dalle ore 16,30 alle ore 19,30
e su appuntamento: tel. 081 7646948
|
Ufficio Stampa & Comunicazione
|
cell.
+39 327 5807138
pat.varone@libero.it
|
il Damp Collective:
Viviana Marchiò nasce nel 1990 a Napoli, città in cui ha la possibilità di studiare
con Rosaria Matarese e diplomarsi presso la locale Accademia di Belle Arti.
Dopo un periodo di studio di 6 mesi a Tartu, in Estonia, lavora come tirocinante
presso la Kunstkraftwerk di Lipsia, in Germania. Partecipa a concorsi e mostre
a livello nazionale, sia individualmente (Frase
Got Talent Prize; Imago Mundi-Doni,
MADRE, Napoli; Imago Mundi-Mediterranean
Roots, ZAC, Palermo), che come duo Armento Marchiò (I edizione Premio Raffaele Pezzuti per l’Arte; Radicarsi, Bienno (BS); Delebile, Conco (VI)), che con il
collettivo DAMP. Il suo interesse per la sfera politica la spinge, nel 2017, a
pensare il progetto in progress Ipotetico,
e dunque realizzare un’installazione presso Santa Fede Liberata, Napoli.
Adriano Ponte nasce a Larino (CB) nel 1989. Nel 2009 si iscrive al corso di
Scultura presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli, dove conclude gli studi
nel 2018 sotto la guida di Rosaria Iazzetta. Espone all’estero in svariate
mostre collettive, tra cui: 44°0ʹ0ʺ NE 10°14ʹ0ʺ, a cura di Maria Claudia Farina e Ulrich Johannes Mueller, presso Hechingen; Vitosha presso la galleria Chervenata tochka di Sofia. Qui compie
un periodo di studi presso la National Accademy of Art. Tra il 2014 e il 2015
risulta finalista al Premio Nocivelli
e al Premio Creatività città di Marsciano.
Nel 2015 ottiene un pubblicazione sulla rivista d’arte REUNION: The Dallas Review. È artista in residenza nel 2013 a
Lemnos, in Grecia, per un progetto curato da Thomas Sfounis, e, nel 2015, in
Norvegia, presso l’Atelier Austmarka. A settembre 2017 partecipa al workshop
curato da Cesare Pietroiusti presso la Fondazione Lac o Le Mon.
Luisa de Donato nasce a Dnepropetrovsk nel 1991. I suoi interessi artistici la
portano a frequentare il corso di decorazione all'Accademia di Belle Arti di
Napoli, dove consegue il titolo accademico nel 2014 e si specializza nel 2018.
Compie un periodo di studi di 6 mesi presso la National Academy of Arts di
Sofia in Bulgaria. Il suo percorso artistico è iniziato dalla pittura, ma si è
presto esteso ad altri linguaggi. Tutto questo processo di maturazione nasce
dalla volontà dell'artista di esprimere al meglio e in molteplici forme il suo
pensiero. Il suo modo di pensare è stato sviluppato durante tutta la sua
carriera artistica ed è diventato multiforme e poliedrico, canalizzando le
attività dell'artista in numerose direzioni contemporaneamente. Un'analisi
sistematica di questa evoluzione non è semplice, ma alcuni dei suoi temi
principali si esprimono sull'uomo e sul suo rapporto con l'esterno, che è
analizzato da un punto di vista concettuale ma anche meramente spaziale.
Alessandro Armento nasce a Cava De’ Tirreni (SA) nel 1990 e si diploma in
pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli. Negli anni di studio si
avvicina alla scultura e all’installazione, per giungere all’utilizzo della
parola. Prende parte a diverse esposizioni e concorsi artistici sul territorio
nazionale: X edizione del Premio
Nazionale delle Arti (2013); Premio
Internazionale Lìmen Arte VI (2014); Premio
Comel Vanna Migliorin; Premio Catel
(2015); Osmos, a cura di Moscacieca
(2015); II edizione del Premio
ArtePollino (2015), dove risulta vincitore. Dal 2015 inizia a collaborare
con Viviana Marchiò, con la quale dà vita al duo Armento Marchiò. Nel 2016, con
la mostra Radicarsi, concludono il
periodo di residenza artistica presso il Borgo degli Artisti di Bienno. Nel
2017 invitati a prendere parte al Progetto 021UP, presso Conco (VI), realizzano
Delebile, a cura di Martina Campese.
Nel 2017 lavora come tirocinante presso la Kunstkraftwerk di Lipsia.
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